domenica 12 ottobre 2014

Stella, 2012 - the flowers for Grandma - I fiori per nonna, 2009 - Aunt Stella - Zia Stella, 2009 - damp bag - umido sacchetto, 2008


The title of the exhibition introduces directly to the object of the research of the two artists who focus their photographic gaze on female characters very close to them.  Sylvia and Stella are two mature ladies whose existence is strongly characterized by small daily rituals and an eccentric and showy aesthetic. Both women seem to have fought time by leading a lifestyle as close as possible to their individuality. This strong affirmation of being has fascinated the two authors who with irreverent eye have immortalled them, in the most varied aspects of the daily highlighting the goliardic spirit and the ability to get involved.  Roberta Filippelli photographed her aunt Stella, accompanying her shots with objects and memories that accompanied the path to the discovery of this character. Stella is a woman out of the ordinary, tireless explorer of lands also unknown, woman of strong culture, lover of nature and interested in spiritual research (emblematic the third eye that paints on his forehead) that invests every area of his life : From the way of dressing to that of wearing makeup, even the circles that surround it seem to respond to this craving for expressive freedom, characterized as they are by flashy colors and unusual furnishings. In the same way Sylva, protagonist of the shots of Giusy Calia, has a strong and versatile personality: Giusy La Cala in different situations, even far from his way of life, in which the woman proves to be completely at ease; Endowed with the ability to always respond to his vision of the world, even in the moment of difficulty, as in the case of the shots that portray her during a hospital stay for sickness, shows a readiness of spirit and an unexpected lightness.  The shots are rich, vivid, colorful, sometimes even surreal. Through the irony shines the nostalgia for a past dimension, far from the anxieties and the speed of the present time. The two photographers trigger a process of definition of the image that, starting from the apparent documentary rendition, is Concretified in a cleverly interpolated form, able to accentuate the bursting character of the two characters. Thus the elements that represent the image seem decisive in the comprehension of the subjects of the representation, they are arranged in a wise and captivating way giving great prominence to the subject treated. The surrounding environment appears alive and present in the scene so as to amplify the macroscopic point of view on the female figures. The message that emerges from these images is that reality has a lot to do with how we perceive it and to make it as close as possible to our desires, in this sense, Sylva and Stella, as protagonists of private stories, become the emblem of a Freedom of action that is an essential feature of individual research.

Sylva e Stella curated by Daniela Cotimbo  
10.11.2012  exhibition in a single day gallery blublauerspazioarte via Morandi, 4 - Alghero

Stella  digital photography, differents size

Il titolo della mostra introduce direttamente all’oggetto della ricerca delle due artiste che focalizzano il proprio sguardo fotografico su personaggi femminili a loro molto vicini.  Sylvia e Stella sono due signore mature la cui esistenza è fortemente connotata da piccoli rituali quotidiani e da un’estetica eccentrica ed appariscente. Entrambe le donne sembrano aver combattuto il tempo conducendo uno stile di vita quanto più possibile aderente alla loro individualità. Questa forte affermazione dell’essere ha affascinato le due autrici che con occhio irriverente le hanno immortalate, nei più svariati aspetti del quotidiano evidenziandone lo spirito goliardico e la capacità di mettersi in gioco.  Roberta Filippelli ha fotografato sua zia Stella, corredando i suoi scatti con oggetti e ricordi che hanno accompagnato il percorso alla scoperta di questo personaggio. Stella è una donna fuori dall’ordinario, instancabile esploratrice di terre anche ignote, donna di forte cultura, amante della natura e interessata alla ricerca spirituale (emblematico il terzo occhio che dipinge sulla sua fronte) che investe ogni ambito della sua vita: dal modo di vestire a quello di truccarsi, anche gli ambienti che la circondano sembrano rispondere a questa smania di libertà espressiva, connotati come sono da colori sgargianti e insoliti arredamenti. Allo stesso modo Sylva, protagonista degli scatti di Giusy Calia, ha una personalità forte e versatile: Giusy la cala in diverse situazioni, anche lontane dal suo modo di vivere, in cui la donna dimostra di trovarsi completamente a suo agio; dotata dalla capacità di rispondere sempre alla sua visione del mondo, persino nel momento della difficoltà, come nel caso degli scatti che la ritraggono durante una degenza in ospedale per malattia, dimostra una prontezza di spirito e una leggerezza inaspettate.  Gli scatti sono ricchi, vivaci, coloratissimi, a tratti persino surreali. Attraverso l’ironia traspare la nostalgia per una dimensione passata, lontana dalle ansie e dalla velocità del tempo presente. Le due fotografe innescano  un processo di definizione dell’immagine che partendo dall’apparente resa documentaria si concretizza in una forma sapientemente interpolata, in grado di accentuare il carattere prorompente dei due personaggi. Così gli elementi che corredano l’immagine appaiono determinanti nella comprensione dei soggetti della rappresentazione, si dispongono in maniera sapiente e accattivante dando grande risalto al tema trattato. L’ambiente circostante appare vivo e presente nella scena tanto da amplificare il punto di vista macroscopico sulle figure femminili. Il messaggio che traspare da queste immagini è che la realtà ha molto a che fare con il nostro modo di percepirla e di renderla quanto più possibile vicina ai nostri desideri, in questo senso, Sylva e Stella, da protagoniste di storie private, diventano emblema di una libertà d’azione che è caratteristica imprescindibile della ricerca individuale.

Sylva e Stella a cura di Daniela Cotimbo  
10.11.2012  zip mostre lampo  galleria blublauerspazioarte, Alghero

Stella  fotografia digitale, dimensioni variabili

                                   


                           






                                                                       
 © Roberta Filippelli 2012




                       the flowers for grandma - i fiori per nonna

                 



                               i fiori per nonna dittico, 2009              fotografia digitale cm 70x100                           © Roberta Filippelli 2009




Aunt Stella... flower daughter... femme fatale... adventurer... collector of souvenirs... and plastic bags... last Norma Desmond... not decked

Aunt Stelladiptich     digital photograpy cm 45x60      

Zia Stella…figlia dei fiori…femme fatale…avventuriera…collezionista di souvenirs..e buste di plastica…ultima Norma Desmond…non decaduta

Zia Stelladittico     fotografia digitale cm 45x60     







    © Roberta Filippelli 2009



damp bag

The woman gets up. Like it was in the living room, she starts cleaning.
Collects litter and cans thrown ashore. With a surreal dedication, the lady from the Pink turban, cleans the beach, as a corner of her own home.
She takes care of that little piece of planet that looks like nobody. 
Her tanned and creamy skin is in contact with the wet bag in which it encloses traces of those who have passed by without caring. 
Roberta Filippelli took photographic sequences of the woman, Aunt Stella, on a day not particularly significant. With the intuition of a flash it translated the personality of Stella into a work of art. The inclination of the gaze, the randomness of the encounter and the personality of the woman, brought to the extreme in the work of the Filippelli, reach, in the indistinct, an unrepeatable moment of eternity. 

contemporary art review whoppers curated by Roberta Filippelli and Manuela Gandini 
texts by Manuela Gandini
gallery blublauerspazioarte  via Morandi, 4 - Alghero
damp bag   digital photography cm 70x100

umido sacchetto

La donna si alza. Come fosse nel soggiorno di casa, comincia a fare pulizia.
Raccoglie cartacce e lattine gettate a terra. Con una surreale dedizione, la signora dal turbante rosa , rassetta la spiaggia, come un angolo di casa propria. 
Si prende cura di quel pezzetto di pianeta che sembra di nessuno. 
La sua pelle abbronzata e crespa è a contatto con il sacchetto dell’umido nel quale racchiude le tracce di chi è passato di lì senza curarsi. 
Roberta Filippelli ha scattato sequenze fotografiche della donna, zia Stella, in una giornata non particolarmente significativa. Con l’intuizione di un flash ha tradotto la personalità di Stella in un’opera d’arte. L’inclinazione dello sguardo, la casualità dell’incontro e la personalità della donna, portati all’estremo nell’ opera della Filippelli, raggiungono, nell’indistinto, un momento irripetibile di eternità. 

rassegna d'arte contemporanea frottole a cura di Roberta Filippelli e Manuela Gandini 
testi di Manuela Gandini
galleria blublauerspazioarte via Morandi, 4 - Alghero
umido sacchetto   fotografia digitale cm 70x100 

                                                                                                                                                                 







                                           

      




               




© Roberta Filippelli 2008




   

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