Each of us lives in parallel a public dimension made of sociality, exchange, "to show itself" and a more intimate made of common actions that are alternating, day after day, without paying too much attention.
But what happens when these two areas of experience overlap?
How do these distinguish the specificity of each?
On these questions is the search of Roberta Filippelli, always intrigued by those characteristics that delineate the universe ulterior of everyday life in order to detect an identity mapping of the individual, with a glimpse of hardships, delusions and contradictions.
For the occasion, the artist chooses to "unravel" the aspects of the "living" of the singer Franca Masu, a highly charismatic character, interpreter of the Mediterranean musical culture. The woman, in particular, is not shown in the cultural context that belongs to her but inserted in an explicitly ordinary dimension, intent on performing the most common activities.
In this situation, it reveals the mechanisms of appearing but retains all its individual charge. It becomes, in Roberta's works, the simulacrum of the social experience revisited with a playful and deliberately "camp" taste.
This is how we characterize an aesthetic of the experience in which the woman traces the perspectives of everyday life with greater vigour and renewed interest.
The aim of Roberta Filippelli does not circumscribe but "opens" the field to discovery, not a purely photographic medium, but the documentation of a shared feel to which the artist gives a strong sensibility through an exaggerated chromaticism and daring glimpses.
Lively, colourful shots, whose elements are those of a consolidated imaginary, an intimate and recurrent ritual whose peculiarities have been neglected.
It is in this preponderant to perform, that they become a cue for a new approach to experience.
Daniela Cotimbo
routine shots digital photography cm 50x70
Daniela Cotimbo
routine shots digital photography cm 50x70
scatti di routine
Ognuno di noi vive parallelamente una dimensione pubblica fatta di socialità, di scambio, di “mostrarsi” ed una più intima fatta di azioni comuni che si avvicendano, giorno dopo giorno, senza che vi prestiamo troppa attenzione.Ma cosa succede quando questi due ambiti del vissuto si sovrappongono?
In che modo questi contraddistinguono la specificità di ciascuno?
Su questi quesiti verte la ricerca di Roberta Filippelli, da sempre incuriosita da quelle caratteristiche che delineano l’universo recondito del quotidiano nell’intento di rilevare una mappatura identitaria dell’individuo, intravedendone disagi, manie e contraddizioni. Per l’occasione, l’artista sceglie di “svelare” gli aspetti del “vivere” della cantante Franca Masu, personaggio fortemente carismatico, interprete della cultura musicale mediterranea. La donna, nello specifico, non viene mostrata nel contesto culturale che le appartiene ma inserita in una dimensione esplicitamente ordinaria, intenta a svolgere le attività più comuni.In questo frangente, svela i meccanismi dell’apparire ma conserva tutta la sua carica individuale. Diventa, nelle opere di Roberta, il simulacro dell’esperienza sociale rivisitata con un gusto giocoso e volutamente “camp”.
Si viene così a caratterizzare un’estetica del vissuto in cui la donna ripercorre le prospettive della quotidianità con maggiore vigore e rinnovato interesse.
L’obiettivo di Roberta Filippelli non circoscrive ma “apre” il campo alla scoperta, non un mezzo meramente fotografico, ma la documentazione di un sentire condiviso a cui l’artista dona una spiccata sensibilità attraverso un cromatismo esasperato e scorci audaci.
In che modo questi contraddistinguono la specificità di ciascuno?
Su questi quesiti verte la ricerca di Roberta Filippelli, da sempre incuriosita da quelle caratteristiche che delineano l’universo recondito del quotidiano nell’intento di rilevare una mappatura identitaria dell’individuo, intravedendone disagi, manie e contraddizioni. Per l’occasione, l’artista sceglie di “svelare” gli aspetti del “vivere” della cantante Franca Masu, personaggio fortemente carismatico, interprete della cultura musicale mediterranea. La donna, nello specifico, non viene mostrata nel contesto culturale che le appartiene ma inserita in una dimensione esplicitamente ordinaria, intenta a svolgere le attività più comuni.In questo frangente, svela i meccanismi dell’apparire ma conserva tutta la sua carica individuale. Diventa, nelle opere di Roberta, il simulacro dell’esperienza sociale rivisitata con un gusto giocoso e volutamente “camp”.
Si viene così a caratterizzare un’estetica del vissuto in cui la donna ripercorre le prospettive della quotidianità con maggiore vigore e rinnovato interesse.
L’obiettivo di Roberta Filippelli non circoscrive ma “apre” il campo alla scoperta, non un mezzo meramente fotografico, ma la documentazione di un sentire condiviso a cui l’artista dona una spiccata sensibilità attraverso un cromatismo esasperato e scorci audaci.
Daniela Cotimbo
scatti di routine fotografia digitale cm 50x70
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© Roberta Filippelli 2009
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